Ecco cosa dicono di Volpini sulla rivista Mucchio Selvaggio
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"Mi piace la figura del cantautore modello chansonnier, e Andrea Volpini è precisamente questo. Più vicino a Capossela che a Paolo Conte, e verace come Sergio Cammariere, il trentunenne perugino ha dato alle stampe un CD elegante e discreto: undici scorci di vita spicciola, nati sui tasti di un pianoforte e poi arricchiti ed elaborati col giusto contorno (formazione abbastanza classica, nel genere: fisarmonica, fiati, vibrafono, contrabbasso e batteria). 
Undici canzoni piene di pensieri autobiografici, storie di camicie e cappotti, di camerieri e amori strani. Quaranta minuti di malinconia da valzer e frenesia tangata, atmosfere sospese da vecchio frac o abiti circensi, evoluzioni di armonie. 
Leggerezza lirica (“Le mie cose più usuali” e “Il valzer di miss follia”) e comicità grottesca (“Osvaldino” e “Il manichino”) sembrano le caratteristiche portanti. Chiudono il disco le note soffuse di “Naufragio morbido”, sorta di simbolico cammeo dopo una manciata di testi e tempi andanti. 
“La camicia delle grandi occasioni” è un lavoro ben fatto e piacevole da ascoltare; completato dalla copertina originale di un artista che si suppone ispirato( evolpini@iol.it ) (G.G.)"

...e quello che dicono su "Tutto musica"
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"La poesia sonora di Volpini attinge musica dalle fonti di maestri quali Paolo Conte e Vinicio Capossela. Un lavoro coraggioso e sorprendente. La tradizione degli chansonniers e il tango argentino qui danno vita ad atmosfere d’altri tempi, cariche di fumo e liquori. Volpini fa largo uso di sax, clarinetti, contrabbasso e fisarmonica, tutti strumenti che ancora oggi sono sinonimo di qualità.                               (S.M.)"

Album       PREZZO     Euro 5